Roberto Boninsegna, ex bandiera dell’Inter, ha analizzato oggi la situazione nerazzurra ai microfoni di Itasportpress.it. Dopo essere stato in vetta alla Serie A, il club milanese è sceso nientemeno che al quarto posto, ad 11 lunghezze dal Napoli capolista, ma ad un solo punto dal terzo posto che garantirebbe la qualificazione in Champions League e il prossimo weekend ci sarà proprio lo scontro diretto contro la Fiorentina.

Al big match della 25.a giornata di campionato, però, l’Inter non ci arriva con l’umore migliore, soprattutto dopo aver pareggiato a Verona per 3-3 al termine di una gara nella quale i nerazzurri hanno concesso di tutto e di più al fanalino di coda. Tutto quello che di buono gli uomini di Roberto Mancini avevano fatto vedere nella prima parte di stagione, sembra si stia perdendo settimana dopo settimana e il colpevole principale, stando a quanto sostiene Boninsegna, sarebbe proprio l’allenatore:

“Certamente non è una bella Inter. Domenica scorsa – dice l’ex bandiera – sono stato a Verona e dalla tribuna ho visto tanta confusione tattica. E’ mancata anche l’attenzione visto che non è possibile incassare tre reti su palla inattiva. E’ evidente che a questa squadra manca un regista, un vero uomo d’ordine. Mancini cambia spesso la formazione e questo amplifica i problemi tattici dell’Inter che si ritrova in organico il solo Icardi come punta centrale e poi sei trequartisti. Così in campo l’uno esclude l’altro e non si vede mai una squadra equilibrata”.

Il gioco non era stato esaltante nemmeno quando l’Inter era prima in classifica, ma ora anche la difesa, il punto di forza del girone d’andata, ha cominciato a ballare paurosamente e Mancini sembra aver perso la tranquillità.

“Probabilmente sta faticando a tenere in pugno lo spogliatoio – continua Boninsegna – e questo succede spesso quando le cose vanno male. Il suo futuro all’Inter dipende dai risultati perché è normale che la società possa avere dei dubbi e si guardi attorno qualora a fine stagione la squadra nerazzurra non riesca a centrare l’Europa. Per me Mancini ha responsabilità perché tutti questi calciatori li ha voluti lui e se non rendono il colpevole è il tecnico”.

Ad influire sulla situazione di incertezza, dunque, secondo Boninsegna sarebbero anche i frequenti cambi di giocatori, che dopo essere stati acquistati vengono messi da parte nel giro di poche settimane.

“L’Inter della prima parte della stagione non era vera come non è vera quella di oggi che non riesce a battere neanche una squadra in difficoltà come il Verona. Per lo scudetto – evidenzia – ormai non ci sono più possibilità di ritornare in corsa visto come corrono Napoli e Juve. La vedo dura anche per la qualificazione alla prossima Champions League se non si cambia rotta. All’Inter resterebbe l’Europa League e non so se possa essere felice il presidente Thohir di giocare in questa competizione dopo aver investito tanti soldi”.

A Thohir non resta che cercare nuovi soci, perché in caso di mancata qualificazione in Champions League, l’Inter rischierebbe nuove sanzioni dall’Uefa per violazione del Fair Play Finanziario. Intanto, Moratti, ha smentito di voler cedere il suo 30%:

“E’ giusto che Moratti rimanga nella società perché è una garanzia. E’ una buona notizia che mantenga le quote come oggi ha dichiarato. E’ chiaro che comanda Thohir ed essere in minoranza non è bello per uno che ha gestito la società per tanti anni e vinto molto – conclude Boninsegna – , ma è l’unica opzione rimasta a Moratti”.

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ultimo aggiornamento: 10-02-2016


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