Eva Carneiro, la dottoressa allontanata dal Chelsea per volere di José Mourinho, rifiuta l’indennizzo da parte del club londinese e dell’ex allenatore. Oggi la Carneiro ha confermato di non voler riturare la causa di lavoro intentata contro i ‘Blues’ dopo essere stata mandata via dalla prima squadra in seguito a quanto accaduto durante la sfida tra il Chelsea e lo Swansea. La dottoressa e il fisioterapista Jon Fearn entrarono in campo per soccorrere Eden Hazard senza l’autorizzazione del tecnico portoghese, che andò letteralmente su tutte le furie davanti alle telecamere di mezzo mondo.

La causa di lavoro andrà avanti per circa 7-10 giorni presso il London South Employment Tribunal di Croydon e non è escluso che lo stesso Mourinho sia chiamato a deporre dopo il rifiuto dell’ex medico sociale dei Blues di incassare un indennizzo da 1,5 milioni di euro. Secondo la Carneiro, lo ‘Special One’ gli avrebbe anche rivolto l’insulto “filha de puta” proprio in seguito all’intervento in campo non concordato durante Chelsea-Swansea. L’attuale manager del Manchester United non era presente in tribunale, ma ha inviato tramite i suoi legali una dichiarazione nella quale spiega che si sia trattato di una “frase che uso spesso, tutti i giocatori lo sanno. Non c’è alcuna connotazione sessista, nel mondo del calcio vengono usate tante parolacce”.

A supporto della sua tesi difensiva, Mourinho riporta un altro episodio nel quale Cesc Fabregas utilizzò la stessa frase nei confronti di un avversario che aveva colpito duro un compagno di squadra. “Io e Cesc parliamo bene inglese – ha proseguito lo Special One – ma durante una partita capita di dire una parolaccia nella nostra madre lingua. E quando l’ho detta, Eva non era sul campo”.

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ultimo aggiornamento: 06-06-2016


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