In Vaticano, alla presenza di Papa Francesco, si è concluso oggi l’evento “Il calcio che amiamo”, organizzato dalla Gazzetta dello Sport in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, la Federcalcio e la Lega Calcio di Serie A. Il Pontefice, alla presenza di alcuni campioni di questo sport e di 5mila ragazzi, ha tenuto un discorso nel quale ha posto l’attenzione sulla bellezza del calcio e dello spirito che lo anima, soprattutto a livello amatoriale, invitando anche i grandi campioni a non dimenticare mai da dove hanno cominciato e a tenere sempre presenze che il calcio è soltanto un gioco, il più bello del mondo. Il Papa infatti ha detto:

“Per favore, custodite la amatorialità. Che non finisca la bellezza del calcio nel ‘do ut des’ dei negozi finanziari”

E ha poi aggiunto, rivolgendosi ai campioni presenti nell’Aula Paolo VI:

“Non dimenticate da dove siete partiti: quel campo di periferia, quell’oratorio, quella piccola società e di sentire anche la responsabilità educativa, da attuare attraverso una coerenza di vita e la solidarietà con i più deboli, per incoraggiare i più giovani a diventare grandi dentro, e magari anche campioni nella vita”

Il Papa si è rivolto anche ai genitori:

“Purtroppo assistiamo tra i giovani a fenomeni che macchiano la bellezza, a genitori che si trasformano in manager e ultrà. La federazione italiana ha la parola giuoco nel nome, il calcio è un gioco, ma rende felici, dà libertà, piace perché si rincorre un sogno senza diventare per forza campioni. I genitori aiutino ed esortino soprattutto dopo le sconfitte: la panchina non è una umiliazione ma una occasione di crescita perché, al di là della partita, c’è la vita che aspetta i bambini. Alleatevi con società sportive e allenatori per non trasformare i sogni dei ragazzi in facili illusioni destinate a scontrarsi con la realtà. Siate complici del sorriso dei vostri atleti”

Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG

ultimo aggiornamento: 24-05-2019


Wanda Nara contro Adani: “Inutile è la trxxx di tua sorella” (VIDEO)

Morte Reyes: il calciatore viaggiava a 237 km/h