
Chivu spiazzato è tutta colpa di Inzaghi (Foto Instagram - calcioblog.it)
L’Inter inciampa in casa contro l’Udinese ma l’annuncio sciocca i tifosi, tutta colpa di Inzaghi, Chivu resta a guardare in silenzio.
A San Siro sembrava tutto scritto: l’Inter reduce da una vittoria convincente, i tifosi pronti a spingere la squadra verso un altro successo e la sensazione che il ciclo di Chivu stesse finalmente prendendo la piega giusta.
E invece no, perché l’Udinese ha rovinato la festa con una prestazione solida e concreta, costringendo i nerazzurri a una sconfitta che fa male e che riapre, senza ombra di dubbio, ferite che molti credevano rimarginate.
Chivu sconfitto in casa, colpa di Inzaghi
La vittoria ottenuta pochi giorni prima non è bastata a spegnere i dubbi: questa Inter rimane fragile, e i fantasmi del passato si riaffacciano puntualmente al primo passo falso. Chivu, dal canto suo, è rimasto quasi immobile in panchina, osservando una squadra incapace di reagire con la cattiveria che ci si aspetta a certi livelli. Non si tratta soltanto di una partita storta, perché le polemiche che tornano a galla hanno radici più profonde.
La sensazione diffusa, dentro e fuori lo spogliatoio, è che a pagare sia ancora l’eredità lasciata da Inzaghi. Infatti, c’è chi sostiene che la colpa non ricada interamente sull’attuale tecnico, quanto piuttosto sul bagaglio di insicurezze che questa rosa si porta dietro da mesi. Ed è proprio qui che la discussione si accende, soprattutto davanti alle telecamere di Sky Calcio Club, dove la sconfitta interna contro l’Udinese diventa il tema centrale della serata.

Durante la trasmissione, gli ospiti non hanno esitato a sottolineare il dato più lampante: l’Inter è la sorpresa negativa della giornata. Non tanto per la qualità dell’avversario, che pure ha giocato con coraggio, ma per l’atteggiamento dei nerazzurri. L’ex Lazio Di Canio ha espresso chiaramente il suo pensiero, ricordando come la squadra non debba dimenticare la finale di Champions. Quella partita, persa ma combattuta fino all’ultimo, aveva dato l’impressione di un gruppo maturo e pronto a dominare in Italia.
Però la realtà, oggi, racconta altro. Secondo lui, il vero problema non è tanto tecnico o tattico, quanto psicologico. L’Inter non deve illudersi che tutto sia stato cancellato: le cicatrici della scorsa stagione sono ancora lì, pronte a bruciare alla prima occasione.
Il riferimento più pungente riguarda il campionato regalato al Napoli. Parole dure, che risuonano come una condanna: la squadra era consapevole di aver sprecato una chance irripetibile e questo peso continua a condizionarla. “Sono intelligenti e se lo saranno detti”, ha aggiunto con sicurezza. Una frase che sembra quasi un monito, un invito a non dimenticare gli errori commessi. Eppure, proprio questa memoria ingombrante rischia di diventare la catena che trattiene l’Inter dal compiere il definitivo salto di qualità.
Le polemiche, quindi, non accennano a spegnersi. Anzi, la sconfitta contro l’Udinese ha il sapore amaro di un déjà-vu, un copione già visto che riporta la squadra indietro di mesi. Chivu osserva, prende appunti, ma per ora non incide come dovrebbe. Forse non è ancora il momento di puntare il dito, però è chiaro che il nuovo allenatore dovrà trovare al più presto la chiave giusta per liberare i suoi uomini da quel fardello mentale. Altrimenti, ogni vittoria rischierà di essere cancellata in un lampo dalla sconfitta successiva, e l’Inter resterà intrappolata in un eterno presente fatto di rimpianti e recriminazioni.