Per Pippo Inzaghi il peggio non è ancora passato, ovvero il tempo dei giudizi di parte della tifoseria e soprattutto da parte della critica. Certo, l’ex bomber ha tanto da dimostrare, ma non si può dire che abbia in mano il Milan migliore dell’ultimo decennio. I problemi messi in mostra contro Juventus ed Empoli sembravano aver fatto riapparire i fantasmi della disastrosa pre-season rossonera, in realtà però i punti dicono che c’è tanto di buono, se non altro perché questo Milan appare sì garibaldino ma meno sofisticato di quanto avesse messo in mostra Seedorf. Forse Inzaghi è anche meno pieno di sé, cosa che tra i calciatori soprattutto funziona.

Non è un caso che anche a livello di singoli (prima che come spartito di squadra) ci siano segnali più che confortanti: il recupero a certi livelli di De Sciglio, le dimostrazioni di vecchia bravura da parte di Menez, la voglia di Torres, lo stesso Muntari che già Allegri riteneva quasi imprescindibile. Ma soprattutto il giapponese Keisuke Honda, capocannoniere e finalizzatore come era difficile pronosticare. Il nuovo tecnico ha capito una cosa: la qualità non può stare fuori. Anche se quella di Honda è da sempre a sprazzi, già ai tempi di Everton e CSKA Mosca. Toglierlo dal centro del campo, dove in Italia Honda affronta grandi problemi dovuti dal suo gioco mai a un tocco e dagli spazi congestionati.

Il piede non gli manca, Inzaghi lo ha convinto che può fare tanto sotto rete e l’upgrade al momento è fatto. Esterno mancino con piede di rientro, bravo Pippo a capire che se non era possibile arrivare a Cerci avrebbe dovuto convincere qualcuno tra coloro che aveva già in casa. Lavoro che proverà a portare fino in fondo anche con El Shaarawy per l’out sinistro offensivo. Così Honda è la vera rivelazione al momento. Lì ha spazi, tempo per ragionare e soprattutto attaccare visto che di filtro non se ne parla (ma di sacrificio sì).

Contro la Juve cercò di lavorare anche sui rientri quando Asamoah attaccava. Segno che psicologicamente è un calciatore ritrovato. E fu proprio lui contro i bianconeri ad impegnare quell’unica volta Buffon. Sono segnali. Da sfruttare fin che il ferro resta caldo.

Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG

ultimo aggiornamento: 06-10-2014


Juventus-Roma: tifosi giallorossi, scendete in piazza

Fantacalcio | Seria A 6.a giornata | I voti della Gazzetta dello Sport su tutti i match