Questo 2025 si sta per chiudere nella maniera peggiore per la Serie A e per il mondo dello sport. I tifosi sono in lacrime dopo la notizia improvvisa.
Ci sono notizie che travalicano i risultati del campo, le classifiche e le polemiche quotidiane. Notizie che colpiscono al cuore del calcio italiano, toccando corde di malinconia e memoria. È successo di nuovo in queste ore: il mondo della Serie A si è fermato, scosso da un annuncio che ha riportato alla mente un’epoca fatta di maglie pesanti, stadi pieni di passione e calciatori che costruivano la propria carriera con sacrificio e sudore, molto prima dell’era dei social e delle luci accecanti del business sportivo. L’uomo di cui si parla non era un nome da prima pagina, non era il protagonista dei titoli dei giornali, ma la sua storia incarna alla perfezione il calcio vero, quello che si giocava per amore del pallone e del rispetto della maglia.
Aveva calcato i campi più prestigiosi del nostro Paese, indossando casacche storiche e condividendo spogliatoi con campioni che hanno scritto pagine leggendarie della Serie A. Aveva vinto titoli, conquistato promozioni e, soprattutto, lasciato un ricordo profondo in tutti i club che lo avevano accolto. Nel corso della sua carriera aveva vestito maglie pesanti vincendo anche uno Scudetto indimenticabile. Con i suoi compagni, respirava la gloria di un calcio che oggi appartiene alla leggenda, un’epoca in cui il talento era giudicato solo sul campo, senza intermediazioni. Nelle sue 200 presenze tra Serie A e Serie B, aveva costruito una reputazione solida: terzino di grande corsa e carattere, uomo di spogliatoio e simbolo di professionalità.
Addio a Mario Manera, ex Cagliari e Genoa
Il calcio italiano piange Mario Manera, ex difensore del Cagliari, del Genoa e di altre storiche squadre come Reggiana, Brescia e Atalanta, scomparso all’età di 78 anni dopo una lunga malattia. Nato a Bascapè, in provincia di Pavia, il 20 febbraio 1947, Manera aveva esordito in Serie A nel 1969 con la maglia del Brescia, prima di approdare al Cagliari nel 1970, poco dopo lo Scudetto vinto dai rossoblù di Gigi Riva. Pur non collezionando presenze ufficiali, fece parte di quella rosa leggendaria che portava ancora l’eco del trionfo più grande nella storia del club sardo.
Nel corso della carriera, Manera si era poi trasferito al Genoa, dove era diventato un punto di riferimento della difesa, contribuendo alla promozione in Serie A del 1973. Proprio in Liguria era stato soprannominato “Cavallo Pazzo” per la sua corsa e la sua generosità in campo. Dopo il ritiro, nel 1979, aveva intrapreso una vita lontana dai riflettori, sempre fedele ai valori del calcio pulito e appassionato che aveva contraddistinto la sua epoca.

Addio a Mario Manera, ex Cagliari e Genoa – Calcioblog.it (screen Youtube)
Alla notizia della sua morte, il Cagliari Calcio ha diffuso un messaggio di profondo cordoglio: “Il Cagliari Calcio piange la scomparsa di Mario Manera, uno dei portieri leggendari del nostro club. Il Presidente, la dirigenza, la squadra e tutti i dipendenti si stringono attorno alla sua famiglia, agli amici e ai compagni di squadra che con lui hanno condiviso momenti indimenticabili. Ciao, Mario.” Parole semplici ma intrise di affetto, che riassumono il sentimento diffuso di tutto l’ambiente rossoblù. Anche il Genoa e il Valencia CF, dove Manera era ricordato per aver collaborato come tecnico dei portieri negli anni successivi, hanno espresso la loro vicinanza ai familiari. Un uomo riservato, un professionista d’altri tempi, un volto forse non noto alle nuove generazioni, ma fondamentale nella costruzione del calcio che amiamo oggi.

La Serie A commuove il mondo intero: tifosi in lacrime - Calcioblog.it (screen Youtube)












