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“Pressioni federali per far saltare l’accordo col Milan”, l’accusa è clamorosa: il retroscena lascia senza parole i tifosi

“Pressioni federali per far saltare l’accordo col Milan”, l’accusa è clamorosa. I dettagli emersi lasciano i tifosi senza parole.
In casa Milan, l’umore non è certo dei migliori, soprattutto dopo l’ennesimo scivolone in campionato che ha alimentato ulteriori preoccupazioni. A rendere il clima ancora più teso, è emersa la voce di un rapporto burrascoso tra Gimenez e Conceicao, con scontri interni che potrebbero minare l’armonia della squadra. Questo aggiunge incertezze a una stagione già difficile e complica i piani del club per il futuro. La situazione, quindi, resta delicata, e il Milan dovrà affrontare decisioni cruciali per risolvere queste problematiche e cercare di riprendersi in campionato.
Il primo passo d’addio di Leao a giugno
Il prossimo mercato si annuncia come un crocevia fondamentale per le ambizioni del Milan. La situazione di Leao preoccupa non poco, con una prima mossa d’addio a giugno che alimenta l’ansia tra i tifosi. La possibilità che uno degli elementi più importanti della squadra possa lasciare Milano sta facendo tremare i cuori dei supporter rossoneri, che temono una scossa irreparabile per il futuro del club. Le scelte del Milan in estate saranno determinanti per capire la direzione che prenderà la squadra e se riuscirà a mantenere la competitività necessaria per tornare ai vertici.
“Pressioni federali per far saltare l’accordo col Milan”, l’accusa è clamorosa
In merito alla nomina del nuovo direttore sportivo del Milan, emergono retroscena davvero forti e clamorosi. Ivan Zazzaroni, ospite di Pressing, ha rivelato che “il contratto di Paratici con il Milan era pronto, lui ce lo aveva in mano”. Secondo Zazzaroni, ci sarebbero state forti pressioni, arrivate addirittura a livello federale, con l’indicazione che Paratici non dovesse rientrare in Italia. Inoltre, Zazzaroni ha aggiunto che ci sarebbero stati tentativi di fare pressione, ma ha precisato che Paratici non può partecipare attivamente alla vita della società, sebbene potrebbe lavorare come consulente. A quanto pare, la trattativa per la nomina del DS va avanti da mesi, con Tare ora in pole position. Tuttavia, Furlani avrebbe preferito D’Amico, ma quest’ultimo non parla le lingue ed è sotto contratto con l’Atalanta. La situazione si complica ulteriormente, con il Milan ancora alla ricerca della figura giusta per il ruolo.
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