Finalmente è arrivato in Italia: la scommessa della Lazio Brayan Perea è nella capitale dove formalizzerà il suo contratto che lo legherà al club capitolino per le prossime 5 stagioni. Classe ’93, Perea proviene dal Deportivo di Calì ed è un attaccante longilineo che si è messo in mostra nel Sub-20 dell’inverno scorso con la maglia della Colombia (competizione che ha vinto): ambidestro, contropedista che ricorda vagamente il connazionale Ibarbo, buon dribbling e tecnica accettabile, la realtà è che questo giocatore è una scommessa della dirigenza laziale, con Igli Tare in testa che spera di aver fatto l’affare. Non è costato poco, ben 2 milioni e 700mila dollari il prezzo del suo cartellino acquisito sin dal febbraio scorso, ma potenzialmente potrà fare le fortune della Lazio che inserisce in rosa un giocatore dalle caratteristiche inedite per quanto concerne la squadra biancoceleste: un attaccante che fa della velocità il suo punto di forza, uno in grado (potenzialmente) di spaccare le difese in progressione.

In contemporanea col suo approdo alla Lazio, Perea ha anche rilasciato le prime dichiarazioni da nuovo giocatore biancoceleste. Repubblica ha raccolto le sue impressioni:

“Sono pronto, non vedo l’ora. Arrivare in un grande club come la Lazio è per me un motivo di grande felicità. Non sarà semplice adattarmi subito a una cultura diversa, ma cercherò di farlo nel minor tempo possibile. Sono un attaccante e ovviamente è quella la posizione che prediligo. Mi ispiro a molti giocatori, ma ho un debole per Zlatan Ibrahimovic. Comunque sono abituato a giocare anche in ruoli diversi, come il trequartista o la mezzala. L’importante è mettersi al servizio della squadra. Con Petkovic non ho ancora avuto il piacere di parlare, ma in questi mesi qui in Colombia ho seguito la squadra, sia in campionato che in Coppa Italia”.

Molti tifosi laziali si sono chiesti se un giocatore così giovane possa fin da subito tornare utile alla causa; per questo si era parlato anche di un prestito per fargli fare le ossa e per permettergli un ambientamento più soft. Perea ne è consapevole ma vuole sfruttare sin da subito la possibilità che gli è stata data:

“So di essere un giocatore giovane e di dover ancora imparare tante cose. Ma ho sempre preso con lo spirito giusto ogni sfida che mi sono trovato di fronte nella vita e quindi mi sento pronto per restare. Allenandomi con gente come Klose poi non posso che crescere. La fiducia di Tare? Questo mi rende orgoglioso ma deve essere un ulteriore incentivo a responsabilizzarmi e riuscire ad approfittare di questa opportunità che mi è stata concessa”.

Soprannominato El Coco, il suo nomignolo è ben noto nella capitale perché lo stesso del romanista Erik Lamela; per Perea è dunque inevitabile parlare di derby:

“Mi hanno spiegato che si tratta di un incontro particolare. Ma succede sempre che le stracittadine siano sentite più intensamente. Figuriamoci poi se coinvolgono una squadra importante come la Lazio. Io comunque non vedo l’ora di poter provare in prima persona certe emozioni”.

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ultimo aggiornamento: 03-06-2013


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