Dopo fiumi di inchiostro dedicati dalla stampa spagnola all’arrivo di Carlo Ancelotti sulla panchina del Real Madrid, chilometrici editoriali e analisi tattiche con annessi commenti dei più disparati da parte dei lettori, oggi è stato il giorno in cui a parlare è stato lui, presentato in pompa magna nelle viscere del Santiago Bernabeu alla presenza di 181 giornalisti in rappresentanza di oltre 100 testate giornalistiche. Un vero e proprio happening nella capitale madrilena, un appuntamento cominciato a ora di pranzo e durato meno di un’ora, comprese le parole di benvenuto di Emilio Butragueno (“Ricordo Carlo sul campo, è stato un grande avversario e adesso lo ringrazio per essere qui“) e quelle più altisonanti del presidente Florentino Perez:

“Ancelotti è un grande saggio del calcio. Ha sempre ottenuto grandi risultati, ha un palmarès straordinario e arriva ad allenare un club con un palmarès straordinario. Ovunque è andato ha primeggiato, in tutti i campionati. Zidane sarà il suo angelo custode in questa avventura. Carlo lo ha sempre considerato uno dei più grandi. Ancelotti dovrà fare il meglio, confermando nel Real quanto di buono fatto in carriera. Dovrà perseguire la ricerca continua della vittoria in questo banco di prova importante”.

Poi è toccato al buon Carlo da Reggiolo rispondere colpo su colpo alle mille curiosità dei cronisti, a partire da quelle sul suo predecessore José Mourinho:

“E’ un grandissimo tecnico e lo rispetto molto. Ognuno ha il suo carattere, il suo è sicuramente diverso dal mio. Non voglio fare paragoni con lui, alla fine del mio lavoro qui il presidente dirà se ho fatto bene o male. Casillas? E’ un portiere fantastico ed il capitano del Real. Ma nel calcio la regola è che gioca chi merita. Questo vale per tutti i giocatori di tutte le squadre. Io ‘pacificatore’ dell’ambiente? Non lo so, io sono un allenatore che vuole avere buone relazioni con i propri giocatori. Di sicuro la rosa è molto buona, nei prossimi giorni andremo a parlare col club di quello che serve. Oggi non posso fare nomi di giocatori perché ancora non ne ho parlato con la dirigenza”.

Tantissime le domande sui singoli giocatori, Ancelotti risponde sempre:

“Zidane sarà in panchina con noi, peccato che non possa giocare. Cavani? Non ho parlato di mercato ancora, quindi non posso ancora rispondere sui nomi degli obiettivi di quest’estate. Per quanto concerne Kakà spero di allenarlo, poi decideremo. E’ un giocatore del Real, lavoreremo insieme e faremo il possibile. Isco? Ha grande qualità, ha più qualità rispetto ai suoi compagni. Le sue qualità lo rendono un giocatore da Real Madrid, ma non posso dire che è già così. Cristiano Ronaldo? E’ fantastico, meraviglioso. Sarà un onore allenarlo, così come è lo è stato per Zidane. Chi scelgo tra Pirlo e Modric? Sono diversi. Pirlo ha una posizione definita, Modric gioca più avanti”.

Ancelotti non parla di passato, più in particolare di quello recente col Paris Saint Germain, ma è ben contento di esprimersi sul futuro, più in particolare sui suoi desideri in sella alla panchina delle merengues:

“Dobbiamo avere il controllo del gioco, un ottima forza offensiva e un grande equilibrio. Per fare questo abbiamo bisogno di qualità, cosa che già abbiamo. Non sarà difficile organizzare un progetto del genere. La decima Champions League? Ho l’ambizione di vincerla, so che è molto sentita e questo mi darà grandi motivazioni che ci aiuteranno nel nostro lavoro. Il Barcellona? E’ una squadra fortissima, ma con noi saranno tutte partite meravigliose. Aspettiamo, ma ho molta fiducia di superare i blaugrana”.

Ancelotti ha fatto una buonissima figura, ma ora tocca al lavoro quotidiano: le parole stanno a zero, il Real Madrid non vuole chiacchiere ma solo trofei. Possibilmente internazionali.

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Carlo Ancelotti conferenza stampa Real Madrid

ultimo aggiornamento: 26-06-2013


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