C’è il benestare dell’Inter e anche del nuovo gruppo proprietario del pacchetto di maggioranza che sarà operativo da metà novembre: Macdonald Mariga Wanyama, comprato a peso d’oro a suo tempo dal Parma per esplicita richiesta di Mourinho, sarà presto un calciatore del Southampton e giocherà in Premier al fianco (o in sostituzione, visto che il ruolo è abbastanza simile anche se non identico per caratteristiche) del fratello Victor Wanyama, acquistato a suon di sterline in estate (dal club che ha preso anche Osvaldo) dal Celtic protagonista anche in Champions League.
Insomma, parrebbe davvero cosa fatta, almeno questo dicono anche in casa Inter nei corridoi che contano, cioè oggi soltanto quelli di Appiano Gentile. Lo stesso Mariga sarebbe al settimo cielo, si dice che i due fratelli hanno sempre sognato di giocare insieme. Ma questi sentimentalismi nel calcio contano poco: contano piuttosto i 2 milioni di euro che i nerazzurri riceverebbero e il fatto che un ingaggio di medio peso verrebbe depennato a fronte di una pedina che l’attuale gestione, come anche quelle appena precedenti, ritengono inadatta al gioco e agli obiettivi stagionali. Si tratta quindi di un’operazione alla quale mancano soltanto le formalità che sono attualmente vietate dai regolamenti FIFA, ma che di fatto accontenterà tutti.
Una sorte al momento ben diversa da quella che riguarda Kuzmanovic, altro esubero che l’Inter sta provando a sistemare fuori confine (per liberare uno slot per extracomunitari in entrata, evidentemente) soprattutto offrendo l’ex Fiorentina in Germania, dove però sia Amburgo che Hertha hanno già detto no. La questione in questo caso pare dunque complicarsi, anche se i nerazzurri ora hanno dato mandati plurimi ad agenti internazionali che hanno il compito di trovare destinazione gradita al centrocampista che Mazzarri aveva inizialmente utilizzato ma che ora non vede più, in questa Inter 2013/14, ma neppure in quella futura.
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