Oggi, il Liverpool ha battuto in casa il Manchester City con il risultato finale di 3-2, vincendo quindi un importantissimo scontro diretto per quanto riguarda la lotta per la conquista della Premier League.

Nonostante l’importante passo in avanti, però, per i Reds, la strada per il titolo è ancora tortuosa: il Chelsea di José Mourinho, infatti, non ha mollato la presa e vincendo in Galles contro lo Swansea è rimasto a -2 (75 punti contro i 77 del Liverpool). Anche i Citizens non sono affatto tagliati fuori dai giochi in quanto hanno due partite da recuperare e in caso di due vittorie potrebbero portarsi a 76 lunghezze e, di conseguenza, a -1 dalla capolista.

Nonostante ciò, però, mai come oggi, a Liverpool si sta seriamente accarezzando l’idea di riportare a casa lo scudetto dopo un digiuno che sta durando da ben 24 anni. In questo lungo lasso di tempo, infatti, il Liverpool ha ottenuto enormi soddisfazioni in campo internazionale (una Champions League vinta contro il Milan nel 2005, una Coppa Uefa vinta nel 2001 e due Supercoppe europee vinte nel 2001 e nel 2005) senza riuscire, però, a portare a casa il titolo nazionale che manca dal lontano 1990.

Lo scudetto, quindi, è l’unico tassello importante che manca al capitano Steven Gerrard per suggellare definitivamente una strepitosa carriera trascorsa interamente con la maglia rossa del Liverpool, una carriera da professionista costellata da 664 presenze in campo e 173 gol. Oltre ai trofei internazionali già citati, il centrocampista 34enne ha anche vinto 2 FA Cup, 3 Football League Cup e 2 FA Community Shield.

Oggi, Gerrard si è lasciato andare ad un vero e proprio pianto liberatorio al termine della vittoria contro il City ed è stato abbracciato da tutti i compagni di squadra.

Nonostante il forte momento di emozione provocato dalla possibilità concreta di realizzare un sogno, però, Gerrard ha voluto mantenere alta la concentrazione per le prossime quattro partite durante le quali può succedere veramente di tutto. Queste sono state le sue dichiarazioni post-partita:

Siamo emozionati, ma dobbiamo tenere la calma, perché mancano ancora quattro partite. Non abbiamo vinto alcunché, ma questo è stato forse il passo più importante fatto sinora. In alcuni momenti sembrava che le lancette dell’orologio scorressero all’indietro. Non so bene come spiegarlo, sono un po’ perso nell’emozione.

Ricordiamo anche che oggi il Liverpool ha commemorato le vittime della tragedia di Hillsborough, avvenuta il 15 aprile 1989 all’Hillsborough Stadium di Sheffield. Nella strage, persero la vita 96 persone: una delle vittime, Jon-Paul Gilhooley, era un cugino di Gerrard e morì all’età di soli 10 anni.

Foto | © Getty Images

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ultimo aggiornamento: 13-04-2014


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