Le foto che hanno fatto il giro del Mondo in poche ore grazie ai social network, mostrano un terreno di gioco a Manaus non all’altezza di disputare una partita di una Coppa del Mondo. Lo conferma indirettamente anche il responsabile dell’impianto Arena Amazonia, che a te giorni dalla gara Italia – Inghilterra, valida per il Girone D, ha dichiarato:
“Francamente, Manaus è in cattive condizioni. Abbiamo iniziato ad attuare un piano di emergenza per cercare di salvare il campo e migliorare il più possibile, ma non credo che sarà in buone condizioni entro il fine settimana”.
Insomma, si cercherà di limitare i danni, ma di certo sabato alle 24.00 non ci troveremo davanti un terreno di gioco all’altezza del blasone di una gara prestigiosa come Italia – Inghilterra. A rovinare il manto erboso dello stadio di Manaus – costato 203 milioni di euro – oltre al caldo e all’intensa umidità, l’eccessivo ricorso a fertilizzanti: lo scopo era quello di rendere più rigogliosa l’erbetta, ma si è ottenuto l’effetto opposto. La preoccupazione dell’organizzazione, oltre che per la partita dell’Italia, è per le gare successive che si dovranno giocare all’Arena Amazonia: mercoledì prossimo è in programma Croazia – Camerun, quattro giorni dopo si terrà a Manaus Portogallo – Stati Uniti e a tre giorni di distanza Svizzera – Honduras. Difficile con questi ritmi pensare di poter migliorare le condizioni di un terreno inevitabilmente “stressato” dagli impegni ravvicinati.
Quanto ad Italia – Inghilterra, gli azzurri avranno la possibilità di testare il campo di Manaus solo domani, a 24 ore dal primo approccio con l’Arena Amazonia degli uomini di Hodgson.










