Adriano l’imperatore rischia di passare i prossimi 25 anni della sua vita in prigione. A pochi giorni dall’arrivo a Le Havre, l’attaccante ha infatti appreso di una grave denuncia nei suoi riguardi, presentata poche ore fa dalla magistratura di Rio de Janeiro. Secondo l’emittente Espn, che ha ricevuto conferme da fonti giudiziarie, Adriano sarebbe accusato di associazione finalizzata al traffico di droga, falsificazione di documenti e traffico di droga.

Una bella grana per l’ex attaccante, tra le altre, di Inter, Roma e Fiorentina. L’indagine è vecchia di quattro anni e si riferisce a quando il giocatore regalò una moto al narcotrafficante Paulo Rogerio de Souza Paz, detto ‘Mica’. La denuncia e la richiesta di misure cautelari, tra cui il ritiro del passaporto, verranno esaminate nei prossimi giorni dalla 29esima edizione del Tribunale di Rio.

Come detto, in caso di colpevolezza, Adriano rischierebbe fino a 25 anni di carcere. Il Mica, nel periodo in cui Adriano gli regalò la moto, era membro di una sanguinaria organizzazione criminale che regnava incontrastata nella favela di Vila Cruzeiro, il Comando Vermelho. Secondo l’accusa, quella moto fu intestata alla madre di Mica per cercare di occultare un presunto accordo tra Adriano e il narcotrafficante, che necessitava di un mezzo veloce per poter pattugliare la favela e muoversi al fuori di essa senza destare sospetto.

Il pubblico ministero Alexandre Murilo Graça è convinto che il giocatore e un amico, Marcos José de Oliveira, si siano accordanti con la banda di Vila Cruzeiro allo scopo di favorire lo smercio di droga e attività illecite affini. Ad alimentare l’accusa di favoreggiamento – moto da 15 mila euro a parte – la proprietà di un deposito usato per conservare le partite di droga. Il proprietario chi era? Proprio Adriano.

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ultimo aggiornamento: 05-11-2014


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