E’ costato carissima al Marocco il rifiuto di ospitare la Coppa d’Africa (attualmente in corso) per precauzione a causa dell’epidemia di Ebola. Il governo marocchino aveva proposto di rinviare il torneo continentale, il cui svolgimento era previsto da tempo nel paese nordafricano, per “evitare assembramenti a cui partecipino Paesi colpiti dal virus”. La CAF è stata inflessibile squalificando dall’edizione del 2015 il Marocco e assegnando l’organizzazione del torneo alla Guinea Equatoriale. Qualche ora fa la CAF ha comunicato anche la durissima punizione alla Federazione marocchina: la Nazionale di Benatia non potrà partecipare alle prossime due edizioni, nel 2017 e nel 2019.

Alla federazione è stata, inoltre, comminata una sanzione di un milione di dollari per il danno di immagine causato alla Confederazione del calcio africano. Il Marocco rischia inoltre di subire un’altra multa pari a 8 milioni di euro come risarcimento nei confronti degli sponsor per lo spostamento repentino del torneo. Per il movimento calcistico marocchino è un duro colpo in un momento non facilissimo: la Nazionale occupa la posizione numero 82 nel ranking FIFA, la più bassa dal ’93 a oggi. La CAF ha motivato la sua decisione obiettando sulla richiesta di rinvio avanzata dalla Federazione del Marocco:

“Contrariamente a quanto sostiene la Federcalcio marocchina, la causa di forza maggiore, dettata dal rischio di contaminazione della sua popolazione per il flusso di fan, non può essere accettata come giustificazione del rinvio”.

La Coppa d’Africa 2015 si concluderà domenica prossima con la finalissima tra Costa D’Avorio e Ghana. La semifinale tra Guinea Equatoriale e Ghana è stata funestata da incidenti sugli spalti che hanno costretto l’arbitro a interrompere la partita. Un’edizione tutt’altro che fortunata…

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ultimo aggiornamento: 07-02-2015


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