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Telefonata imbarazzante di Claudio Lotito: Lega Calcio e Figc rischiano di essere travolte da una bufera. Il quotidiano ‘Repubblica’ ha pubblicato un’intercettazione telefonica tra il presidente della Lazio e consigliere federale con delega alle riforme, Claudio Lotito, e il numero uno dell’Ischia Isolaverde, Pino Iodice. Durante la conversazione, il numero uno biancoceleste rivela al collega, 49 anni e un passato nella dirigenza del Napoli, quali siano le trame principali del calcio italiano, dalla federazione alla Lega di A e alla Lega Pro, categoria nella quale Lotito ha anche la proprietà della Salernitana.

Ad ascoltare il braccio destro dell’attuale presidente federale Carlo Tavecchio, sono in molti a chiedere il suo aiuto per risolvere grane di ogni tipo ed è lo stesso Lotito a rivendicare la propria centralità in tutto il movimento calcio italiano. Iodice lo chiama e con la scusa di chiedere qualche consiglio su come muoversi in Lega Pro, registra la telefonata che poi farà recapitare alla redazione di ‘Repubblica’. Secondo il patron dell’Isola Verde, la sua società è vittima di una specie di “ricatto”:

“Ecco qui – esordisce Iodice – , sentite, ho registrato tutto. Lotito fa pressioni: l’Ischia deve sostenere il suo programma o non avremo contributi. Io rappresento una piccola società, lui è un uomo potente: ho registrato per cautelarmi”.

Lotito è impegnatissimo sulle riforme, anche quelle che riguardano la Lega Pro e vuole convincere Iodice che la permanenza di Macalli è importante, nonostante il presidente dell’Ischia lo voglia silurare:

“Ho un programma – dice Lotito – , in sei mesi incrementerò i ricavi, porterò uno sponsor al campionato e i soldi dello streaming. Ho parlato con quello che ha portato 1,2 miliardi alla Lega di A e 14 milioni in più di Rcs alla Figc”.

Indubbiamente, Lotito parte da una posizione forte: l’aver risanato i conti di una Lazio più che indebitata prima del suo arrivo. Nel giro di pochi anni, però, il suo potere aumentato in maniera esponenziale di anno in anno, sino a diventare uno di coloro i quali fa la voce grossa nella stanza dei bottoni. Il come lo spiega egli stesso:

“Ti faccio un discorso – prosegue Lotito parlando con Iodice – : secondo te in Lega di A decide Maurizio Beretta? Sai cosa decide? Zero. La maggioranza ce l’ho io, 17 o 18 squadre, dipende dalla Fiorentina. E allora: il presidente (Macalli, ndr) fra un anno e mezzo va a casa da solo, l’accompagno io, e rappresenta zero. Viene fatta una commissione strategica, tre presidenti, uno del Nord, uno del Centro, uno del Sud, e ogni 20 giorni vedono l’attuazione del programma. Il direttivo viene tolto, Pitrolo (vicepresidente di Lega, ndr), quello, tutti. Chi viene eletto va lì a lavorare. E vi tranquillizzo, io non sono candidato a niente, non m’interessa, voglio salvare la Lega Pro. Se la Lega Pro nel giro di dieci giorni non trova un gruppo di maggioranza che io in questo momento ho su questo progetto che ti ho detto, ti spiego che succede. Il 16 abbiamo l’assemblea, a me non cambia, ho preso 100mila euro, ma 4 milioni l’anno ci metto nella Salernitana. Se non si risolve ‘sto problema, il 16 non arrivano i soldi, perché non ci sono”.

Per far capire come funziona il “circo” dei diritti TV che rappresentano il principale introito per le squadre di calcio italiano, Lotito fa poi un esempio forte:

“Carpi e Frosinone non devono venire in Serie A, con loro non guadagniamo nulla”.

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claudio lotito Lazio notizie

ultimo aggiornamento: 13-02-2015


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