Due giorni fa la Juventus ha conquistato le semifinali di Champions League, oggi il sorteggio ha stabilito che dovrà vedersela con il Real Madrid, le due gare si giocheranno il 5 e il 13 maggio, con il sogno della finale a Berlino da coccolare. L’atto finale della competizione più importante del continente è in programma per domenica 7 giugno, appena un giorno dopo rispetto a quanto si dovrebbe giocare la finale di Coppa Italia, in calendario il 6 giugno. Questo conflitto era già stato evidenziato nel momento in cui i bianconeri avevano raggiunto la finale battendo la Fiorentina e i quarti di Champions avendo la meglio del Borussia Dortmund e con un sorteggio che aveva sorriso alla squadra di Allegri che aveva pescato il non irresistibile Monaco.

Sarebbe bastato questo per decidere di trovare una soluzione alternativa per la Coppa Italia, un evento che prevedibilmente riempirà l’Olimpico di Roma, con le relative questioni di ordine pubblico che ne conseguono. Ma la Lega Serie A, prima di modificare il calendario, ha preferito aspettare l’esito dei quarti di finale. A questo punto ci si aspetterebbe che la data alternativa individuata, cioè il 20 maggio, dovrebbe diventare quella ufficiale. Questo è quello che succederebbe se si usasse un po’ di buon senso, anche perché nei prossimi giorni andranno in vendita i biglietti di Juventus – Lazio. E invece no, ancora oggi la data ufficiale resta il 6 giugno, c’è chi dice che le due società stiano dialogando alla ricerca di una soluzione.

Pare proprio che la strada che si intende seguire è quella di non toccare niente, aspettando di conoscere l’esito del doppio confronto tra bianconeri e Real Madrid. Tipica soluzione all’italiana, in cui gli interessi dei singoli prevalgono su quelli della collettività. Sui biglietti ci sarà indicata la data di giugno con un asterisco che ricorda dell’eventuale possibilità di un anticipo al 20 maggio. La data di riserva era stata scelta già un anno fa, a che serve se poi non la si utilizza? Considerato che la Juventus giocherà la gara di ritorno con il Real Madrid il 13 maggio, sapremo soltanto con sei giorni di anticipo quando si disputerà la finale di Coppa Italia. Questo il lasso di tempo che avrà a disposizione il club piemontese per organizzare la trasferta a Roma, questo è il lasso di tempo che i tifosi che non vivono nella capitale avranno a disposizione per prenotare alberghi e mezzi di trasporto, con un prevedibile aumento delle spese vista la vicinanza dell’evento.

Perché quindi, quando tutto sembra indicare che sarebbe meglio rompere gli indugi e spostare questa fatidica data, ancora oggi si preferisce percorrere la strada dell’incertezza? Si sa che la Juventus vorrebbe anticipare la sfida con la Lazio già da ora. Questo non va bene ai capitolini e al presidente Claudio Lotito che, di fronte alle esigenze dei tifosi (migliaia) e a quelle di ordine pubblico, preferisce mettere davanti gli interessi del suo club. I biancocelesti sono impegnati nella corsa al secondo posto e se si giocasse il 20 maggio si ritroverebbe a dover disputare la finale dopo la sfida dopo al delicata trasferta in casa della Samp e prima del derby, probabilmente decisivo, contro la Roma. Una soluzione non ottimale per la squadra di Pioli, evidentemente, ma questo è il prezzo che si paga quando si è in corsa su più fronti.

Ma alla Lega sanno sempre come mettere una pezza, in questo caso un asterisco. In barba al buon senso o semplicemente alla più semplice logica, senza prendere le parti dei bisogni di nessuno. Ma su questo non c’erano dubbi, basta guardare i precedenti (finale di Supercoppa a Roma tra Juve e Lazio contro ogni regolamento, spostamento sempre dell’ultima Supercoppa a dicembre su richiesta del Napoli impegnato nei preliminari di Champions). Che i tifosi se ne facciano una ragione, quelli biancocelesti tiferanno Real Madrid, gli altri aspetteranno la sera del 13 maggio per organizzare la loro trasferta a Roma.

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ultimo aggiornamento: 24-04-2015


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