La stagione 2015/2016 della Lazio deve ancora cominciare, com’è normale che sia, ma c’è già un primo caso a far discutere. Il club capitolino ha deciso di escludere il giovane Mamadou Tounkara dalla lista di giocatori che si ritroveranno in ritiro ad Auronzo di Cadore, si tratta in pratica di una mezza bocciatura. Lo ha svelato uno degli uomini che fanno parte dell’entourage del giocatore, Claudio Anellucci, ai microfoni di Radio Olympia. Il giovane classe ’96 scuola Barcellona ha ricevuto personalmente la comunicazione dal club, Anellucci non spiega le motivazioni dell’esclusione ma fa intuire che potrebbe essere una misura disciplinare: “Il talento puro è fuori discussione, sul carattere ci si può e ci si deve lavorare, per colmare le naturali lacune di un giovane classe ’96”.

La scorsa estate Tounkara aveva fatto parlare molto di sé: dopo l’esordio a fine campionato contro il Bologna, nel ritiro estivo aveva realizzato molti gol, uno bellissimo in amichevole con lo Sporting Lisbona. Le sue doti non sembrano essere svanite nel nulla, ma a frenarlo è sempre stato il suo carattere. Il suo idolo indiscusso è Mario Balotelli, a lui è dedicata la cresta e per lui un giorno si era presentato agli allenamenti con un 45 disegnato sulla testa. Lo aveva scelto anche come numero di maglia, ma poi la Lazio gli aveva imposto un più sobrio 78.

Il suo entourage assicura che non ha niente in comune con Super Mario da un punto di vista caratteriale, anche se Anellucci deve ammettere che il percorso di crescita è ancora da completarsi. L’ultima “balotellata” se così la vogliamo chiamare nelle fasi finali ddel campionato Primavera. Contro la Sampdoria, nei quarti di finale degli spareggi, si è fatto espellere per un applauso ironico all’arbitro. Il gesto gli è costato due giornate di squalifica che lo hanno costretto a saltare la semifinale con il Palermo e i quarti di finale della Final Eight contro l’Inter. Poi è arrivato l’assist per il gol di Rossi nel derby con la Roma e l’ottima gara nella finale poi persa con il Torino.

Nonostante questo la notizia della sua mancata convocazione suggerisce che la Lazio non ritenga ancora pronto il ragazzo per il grande salto tra i grandi. Pioli nell’ultima stagione non lo ha visto mai, nonostante il rinnovo fino al 2018, sintomo che il club ha fiducia nelle sue doti. Si fa quindi sempre più probabile l’ipotesi di un prestito, magari in Serie B, dove non mancano le squadre interessate a lui. Ci sono il Latina e la Virtus Lanciano, ma soprattutto c’è la Salernitana e forse sarà l’Arechi la sua prossima casa, dove dovrà dimostrare di essere finalmente diventato grande.

Foto via Twitter | @mtounkara_45

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ultimo aggiornamento: 22-06-2015


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