Leonardo Blanchard è l’uomo copertina del ‘day after’ di Juventus-Frosinone: mentre la squadra di Allegri si lecca le ferite e registra l’inizio di campionato più negativo degli ultimi 45 anni, il difensore classe 1988 si gode il primo gol in Serie A e il primo punto conquistato dalla sua squadra. A fine partita, le telecamere sono tutte per lui, l’ultrà bianconero che ha seguito la Vecchia Signora anche a Berlino lo scorso 6 giugno, in occasione della finale di Champions League persa contro il Barcellona.

A tre mesi e mezzo da quell’evento, Blanchard punisce la squadra di Allegri e dà una grande delusioni agli amici dei Viking, con i quali ha vissuto assieme le emozioni della finale di Champions. Il suo gol, giunto sugli sviluppi di un angolo al 92’, ha letteralmente gelato lo Juventus Stadium, che ormai pregustava i tre punti, e fermato la scalata bianconera alle parti alte della classifica dopo la vittoria esterna contro il Genoa.

Classe 1988, Blanchard è sbarcato in Serie A a 28 anni, dopo aver trascorso una carriera prevalentemente in Lega Pro con le maglie di Pescina, Pergocrema, Pavia e Feralpi Salò. Con il Frosinone ha prima assaggiato la Serie B, ora la Serie A, ma la sua fede rimane bianconera e pur essendosi comportato da perfetto professionista, un po’ gli dispiace aver messo in difficoltà la Signora:

“Tre mesi fa ero a vedere la finale di Champions in curva con i Viking – racconta -, avevo la faccia colorata di bianconero. Essere qui, avere segnato qui è stata un’emozione immensa. La vita è incredibile”.

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ultimo aggiornamento: 24-09-2015


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