Cristiano Ronaldo ha deciso di contrattaccare. Oggi il suo legale, Peter S. Christiansen, avvocato di grido del Nevada, ha emesso un comunicato – pubblicato dalla Gestifute MEDIA, società di proprietà di Jorge Mendes – per rispondere alle accuse ricevute dal suo assistito in merito alla presunta violenza sessuale. L’avvocato ha parlato di “una campagna diffamatoria intenzionale basata su documenti digitali che sono stati rubati e senza dubbio manipolati“.

L’avvocato, infatti, ha smentito l’autenticità dei documenti pubblicati in relazione al presunto accordo transattivo tra Ronaldo e la modella Kathryn Mayorga, nel quale è contenuta una presunta ammissione di colpa dello stesso Ronaldo. Christiansen ha indicato anche la fonte dei documenti: “Dal 2015 ad oggi dozzine di studi legali in varie parti d’Europa sono stati attaccati e i loro documenti elettronici sono stati rubati da un hacker. Questo hacker ha provato a vendere tali informazioni e c’è chi, in maniera irresponsabile, ha finito col pubblicare alcuni di questi documenti rubati di cui alcune parte significative sono state alterate o completamente inventate. A scanso di equivoci, la posizione di Cristiano Ronaldo continua a essere quella di sempre, quello che è accaduto nel 2009 a Las Vegas era un rapporto consensuale“.

L’avvocato ha aggiunto che il suo assistito ha sempre rifiutato la versione della controparte circa quanto avvenuto: “Lontano da qualsiasi ammissione di colpa o di qualsiasi secondo fine, il signor Ronaldo è stato consigliato di risolvere privatamente le accuse contro di lui al fine di evitare le inevitabili tentativi che sono ora in corso per distruggere una reputazione che è stato costruito su un duro lavoro, atletismo e onore. Quell’accordo, quindi, non è una confessione di colpevolezza ma semplicemente ha seguito il consiglio dei suoi legali per mettere fine alle oltraggiose accuse fatte contro di lui“. E ancora: “Una volta di più, affinché non ci siano dubbi, ribadisco che la posizione di Cristiano Ronaldo è sempre stata, e continuerà ad essere, che quanto è accaduto nel 2009 a Las Vegas è stato completamente consensuale. Cristiano nega con veemenza tutte le accuse contenute in questa azione civile, coerentemente con quanto ha fatto negli ultimi 9 anni“.

E quindi ha concluso: “Ora si ritrova coinvolto nel tipo di contenzioso che è fin troppo comune in America. Mentre Ronaldo è abituato a essere oggetto di attenzione da parte della stampa che va di pari passo con l’essere famoso, è assolutamente deplorevole che qualsiasi media sostenga o faccia avanzare una campagna di diffamazione così elaborata e deliberata basata su documenti digitali rubati e facilmente manipolabili“.

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ultimo aggiornamento: 10-10-2018


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