Sepp Blatter, il grande vecchio del calcio mondiale, il padre padrone della Fifa, l’ha spuntata ancora una volta. Più forte degli scandali, più forte delle inchieste in corso, è stato eletto ancora una volta presidente, carica che coprirà per i prossimi quattro anni. Ma tutte le notizie circolate nei giorni scorsi non potevano non lasciare una traccia. Alla notizia della sua rielezione non sono mancate i commenti, alcuni molto duri, altri critici, davvero pochi quelli di soddisfazione.

Non poteva non esprimere il suo pensiero Michel Platini, presidente della Uefa, che nei giorni scorsi aveva chiesto a Blatter di fare un passo indietro, arrivando anche a minacciare una sortita della stessa Uefa dalla Fifa. Il francese si è complimentato sportivamente con lo svizzero, ma anche applaudito a tutte le federazioni europee e non solo che hanno avuto il coraggio di votare per il principe giordano Ali Bin al-Hussein:

Sono orgoglioso del fatto che la Uefa abbia difeso e sostenuto un movimento favorevole al cambiamento all’interno della Fifa. Un cambiamento che secondo la mia opinione è fondamentale se questa organizzazione vuole riconquistare la sua credibilità. Faccio le mie congratulazioni al mio amico, il principe Ali, per la sua ammirevole campagna e colgo l’occasione per ringraziare tutte le federazioni nazionali che lo hanno sostenuto.

Molto più dura la reazione di Luis Figo. Il portoghese era in corsa per la presidenza, ha ritirato la sua candidatura solo pochi giorni fa, prima che scoppiasse lo scandalo, perché a suo modo di vedere era una corsa inutile di cui già si conosceva il vincitore. L’ex giocatore di Inter, Real Madrid e Barcellona non esista a parlare di “giornata nera” per il calcio mondiale:

Oggi è una giornata nera. Ha perso il calcio e quelli che lo amano. Non si può condurre la Fifa facendo piazza pulita delle più elementari regole di trasparenza, legalità e democrazia. Il signor Blatter conosceva e tollerava la corruzione. La sua rielezione dimostra che l’organizzazione Fifa è malata. Se ha a cuore veramente il calciodovrebbe dimettersi nei prossimi giorni. Non mi pento di nulla, ho lottato e insistito per la rigenerazione di una organizzazione che deve cambiare rotta. Viviamo in una situazione di emergenza e il calcio è pesantemente influenzato dalla situazione attuale.

Il segretario generale della Fifa Jerome Valcke si è complimentato con il principe Ali, allo stesso tempo però si è detto non sorpreso della vittoria di Blatter, anche perché in questa vicenda giudiziaria che ha travolto alcuni massimi esponenti della federazione, la Fifa è parte lesa. Questo è il messaggio scelto fin dallo scoppio dello scandalo, era impensabile un cambio di linea oggi, dopo la vittoria di forza di Blatter.

Non sono mancati i commenti anche dal mondo politico. Il primo ministro inglese anche oggi, prima dell’elezione, aveva invitato Blatter alle dimissioni. Gli Stati Uniti, il paese da dov’è partita l’inchiesta, si sono fatti sentire attraverso il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest. Il commento è un non commento, per gli americani la scelta del presidente spetta alla Fifa, per questo non avrebbe senso commentare il risultato. Più positivi invece i russi, in questa sorta di guerra fredda del pallone, per il Cremlino, che ieri aveva parlato addirittura per bocca di Putin, queste elezioni sono state democratiche e la vittoria di Blatter è giusta, lo ha detto il ministro dello sport Vitali Mutko.

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ultimo aggiornamento: 29-05-2015


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