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Serie A

Comunicato Ufficiale del Milan contro la nota della Juventus

[blogo-video provider_video_id=”OHKdDOFYr5M” provider=”youtube” title=”Ecco la nuova cinquina rossonera, Here are the new signings! | AC Milan Official” thumb=”” url=”https://www.youtube.com/watch?v=OHKdDOFYr5M”]

Aggiornamento – Alle 18.25 il Milan ha diramato un comunicato per controreplicare alle parole della Juventus. Breve e concisa la nota rossonera:

“L’arroganza è cosa della Juventus, che ad essa non sa sfuggire. Superflua una replica a chi è fatto così. Bene invece che anch’essa condivida l’opportunità di rimettere a un dibattito e a una riforma il tema emerso in occasione delle elaborazioni grafiche dell’episodio di Juventus-Milan di ieri sera”.

La Juventus replica a Galliani

Aggiornamento – Dopo qualche ora di attesa, la Juventus ha risposto alle accuse di Adriano Galliani ed anche ai suoi propositi di riforma del ‘Regolamento delle produzioni audiovisive’ della Lega di Serie A. Il club di Corso Galileo Ferraris ha anche pizzicato l’amministratore delegato rossonero, diplomato Geometra, per il tweet polemico sul fuorigioco richiesto (a torto) in occasione del gol segnato da Tevez al 14esimo minuto di Juventus-Milan. Questo il comunicato del club bianconero:

Il Sig. Geom. Adriano Galliani, Vice Presidente Vicario e Amministratore Delegato dell’AC Milan SpA e Vice Presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie A è tornato nelle ultime ore alle sue antiche passioni: la televisione e la geometria.

Galliani pare però ignorare leggi dello stato, regolamenti approvati all’unanimità dall’Assemblea della LNPA e soprattutto il “campo”.

Galliani insomma getta in pasto ai media una polemica speciosa e farsesca perché tenta goffamente di mascherare agli occhi dei tifosi milanisti il chiarissimo risultato sul campo della partita di ieri. Tre a uno.

Questa è la sostanza, il resto per completezza di informazione, segue:

Galliani pare ignorare che è la legge Melandri ad affidare ai club la produzione delle immagini televisive e tale indicazione è stata doverosamente ribadita anche nelle “Linee Guida per la vendita centralizzata dei diritti audiovisivi”, approvata all’unanimità dall’Assemblea della Lega Calcio. Pare ignorare che la stessa Lega, proprio per evitare qualsivoglia manipolazione, riserva a se stessa la designazione dei broadcaster nelle singole partite e, di conseguenza, dei responsabili della regia e dei producer.

Pare ignorare che la produzione in capo ad un soggetto diverso dal club è un’opzione, che interviene solamente quando il club comunica alla Lega Calcio di non essere in grado di provvedere diversamente. Pare ignorare che molte società hanno scelto di delegare tale produzione, poiché in tal senso sensibilizzate da un soggetto che agisce sul mercato in veste di advisor della Lega stessa, di procacciatore di sponsor per le società e perfino di produttore d’immagini.

A nulla vale la parziale retromarcia compiuta dal Milan (aka da Galliani, che continua ad essere l’unico rappresentante della società in Lega Calcio), che invoca un affidamento a registi indipendenti. Galliani pare ignorare che tale opzione non è prevista da alcun regolamento e dovrebbe essere soggetta ad un dibattito e ad una riforma. Pare ignorare che tale schiera di registi indipendenti sarebbe verosimilmente formata, se non addirittura fornita, dall’advisor/procacciatore/produttore già menzionato che si troverebbe nella singolare posizione di scrivere le regole, eseguirle e trarne anche i profitti.

Galliani, poi, pare ignorare che ogni grafica (linee etc) viene effettuata dai broadcaster in post-produzione e non ha nulla a che vedere con la produzione live delle immagini, che in ogni caso viene gestita operativamente dal regista e dai producer designati dalla Lega, senza intromissioni da parte di altri soggetti.
Galliani, infine, pare ignorare che da decenni la sua figura professionale ha agito in seno a due comparti principalmente: il calcio e la televisione. Quindi pare ignorare che ogni evoluzione, tecnologica, normativa e regolamentare è passata sotto ai suoi occhi, se non addirittura da lui decisa.

Galliani contro la Juve: “In TV solo ciò che vogliono”

Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, non ci sta: al termine della gara persa per 3-1 sul terreno di gioco dello Juventus Stadium, il dirigente rossonero ha sollevato un polverone in merito alle telecamere installate all’interno dell’impianto bianconero, che farebbero vedere “all’esterno” solo ciò che vuole la dirigenza della Vecchia Signora. Accuse pesanti, quelle di Galliani, che si concentrano sostanzialmente sull’episodio relativo al gol del momentaneo 1-0 siglato da Carlos Tevez. Anche Filippo Inzaghi, raggiunto da ‘Sky Sport’, aveva inizialmente recriminato (seppur in maniera molto blanda), sull’episodio, ma di fronte al replay con tanto di linea e prospettiva, il tecnico del Milan si è rassegnato: “In queste situazioni dobbiamo uscire meglio”, ha tagliato corto.

Sia la moviola post-partita di Sky, sia quella di Mediaset, hanno confermato la regolarità del gol di Tevez, unanimemente dato per buono anche da tutti i quotidiani di oggi. Non ne è del tutto certo, invece, Adriano Galliani, che tuona:

“Solleverò un putiferio nella prossima assemblea di Lega affinché la Lega possa produrre tutte le gare, senza concedere facoltà a un solo club di gestire in proprio le immagini – le parole dell’ad del Milan riportate oggi dal Corriere della Sera -. Al contrario delle altre squadre di A, la produzione delle immagini delle gare della Juve sono gestite dalla società stessa. Contesto il fatto che facciano vedere quello che vogliono”.

Al di là del fatto che tutti i top club europei, dal Real Madrid al Barcellona, passando per il Chelsea e tanti altri, gestiscano in proprio le immagini delle partite al pari della Juventus e senza che nessuno gridi allo scandalo, fa specie che a scagliarsi contro questa pratica sia una società come il Milan società di proprietà della famiglie che controlla il gruppo Mediaset, che ha in esclusiva i diritti TV del campionato italiano sulla piattaforma del digitale terrestre.

In ogni caso, la polemica non ha alcuna ragione di essere, poiché al netto delle linee tracciate in maniera parallela e senza tener conto della prospettiva che circolano in Rete, il gol di Tevez è regolare, poiché Zaccardo sbaglia salendo leggermente in ritardo nella messa in pratica della trappola del fuorigioco. Del resto, non ci sarebbe bisogno nemmeno di usare il righello, poiché basterebbe seguire le linee dell’erbetta sul campo, per chiarirsi facilmente le idee. Se Galliani tirerà fuori questo presunto conflitto d’interessi della Juventus in Lega, qualcuno potrebbe eventualmente tirarne fuori di altri, e ben più grandi.



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