Parole durissime contro un rossonero. Addirittura il consiglio sarebbe quello di affiancargli uno psicologo dello sport.
Il calcio è uno sport che porta in dote polemica e critiche, a volte anche fuori dall’ordinario. I risultati sportivi alimentano gioie e dolori tra i tifosi e “armano” la mano a giornalisti e addetti ai lavori a montare analisi a volte decisamente molto dure.
L’ultimo “consiglio” nei riguardi di un rossonero sta alimentando polemica e dibattito, affermare infatti che avrebbe bisogno di uno psicologo dello sport è decisamente qualcosa di molto forte.
Dalla vittoria contro il Bruges alla partita rinviata contro il Bologna
Settimana davvero ricca di eventi per il Milan. Gli uomini di Fonseca martedì scorso a San Siro vincono contro il Bruges in Champions League rilanciando la propria candidatura a superare il turno europeo. Primi punti nella competizione per gli uomini di Fonseca che, a tratti, hanno faticato contro la squadra belga. Successo arrivato poi nella ripresa, grazie a Okafor e Chukwueze che hanno spezzato l’equilibrio regalando a Reijnders due cioccolatini solo da scartare. Doccia fredda invece per quanto riguarda la trasferta di Bologna, gara che il Milan avrebbe voluto giocare anche e soprattutto in previsione del big match del 29 ottobre contro il Napoli. Il rinvio infatti obbligherà Theo e Reijnders a scontare il turno di squalifica proprio contro i partonopei.
“Avrebbe bisogno di uno psicologo dello sport”
La settimana, come detto, ha vissuto di alti e bassi in casa Milan. Tra le note meno liete c’è anche senza dubbio Rafa Leao, il portoghese sta infatti vivendo un momento poco felice e pare essere stato superato nelle gerarchie da Okafor. Fabio Caressa, negli studi di Sky Sport, rivolge verso il 10 portoghese parole decisamente molto forti. In particolare ha affermato che “quando piove rischia sempre di diluviare e su Leao sta diluviando. Questi suoi sorrisi che erano un marchio di fabbrica quando era felice ora sono un po’ tirati. Qualcosa non va. Penso infatti due cose: una che forse l’abbiamo un po’ sopravvalutato quando ci ha fatto vedere cose straordinarie e l’altra è che la testa ad oggi prevale sul corpo. Fossi nel Milan, non so se l’hanno già fatto, gli affiancherei uno psicologo dello sport più che un mental coach. Perché lo psicologo dello sport ti insegna a sviluppare la tua forze mentale e agonistica e di questo secondo me ha bisogno adesso Leao”.
Il Milan sta con Leao
Il Milan non ha nessuna intenzione di “perdere” Leao. Il portoghese oltre ad essere un patrimonio economico rilevante per il Club, è anche e soprattutto un ragazzo che ha solo bisogno di ritrovarsi. L’intervento della società mira infatti a far “rinascere” il giocatore perché tutti sappiamo quanto possa essere determinante quando è in condizione. Lo stesso Fonseca non lo ha abbandonato, la scelta di Okafor è puramente tattica e non certamente umana.
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