IAlla ripresa del campionato il Milan già deve preoccuparsi di un dettaglio non da poco. Allegri può salutare Milanello prima del tempo: c’è persino la data.
Il Milan arriva alla settimana del derby con una consapevolezza diversa rispetto all’inizio di stagione. La caduta casalinga contro la Cremonese, nella prima giornata, aveva fatto temere un crollo immediato, dando voce a chi già parlava di un progetto in crisi ancor prima di cominciare. E invece, lentamente, Massimiliano Allegri ha rimesso insieme i pezzi, lavorando con la calma di chi conosce l’ambiente e con la capacità di costruire gruppi solidi anche nei momenti più delicati. La sua mano si è vista soprattutto nelle grandi sfide, dove i rossoneri hanno saputo presentarsi compatti, cinici, capaci di leggere la partita con un’intensità diversa rispetto alle avversarie.
Le zone grigie, però, restano. Contro molte formazioni di bassa e media fascia, il Milan ha avuto difficoltà evidenti a chiudere le partite, mostrando quella mancanza di affondo che Allegri stesso ha più volte sottolineato. L’incisività offensiva, soprattutto nelle gare dove serve sporcarsi, forzare, andare oltre lo spartito, non è stata costante. La squadra ha spesso controllato il gioco senza trovare la scintilla decisiva, rischiando di compromettere punti pesanti.
Nonostante questo, la classifica sorride. Il Milan è lì, nelle prime posizioni, con pieno diritto di ambire a un ruolo da protagonista. Il derby chiama, e Allegri si presenta con la solita gestione pragmatica, ma anche con qualche pensiero rivolto all’infermeria. Recuperi, minutaggi, equilibri: tutto dovrà essere calibrato al millimetro per una sfida che pesa, eccome. Eppure, la sensazione è che il futuro del Milan possa presto imboccare una nuova strada. Se l’ambiente Milan è piuttosto sereno, a non esserlo è quello attorno alla Nazionale Italiana, con Gattuso che è già finito sotto accusa.
Italia, una primavera da dentro o fuori: Allegri più di un’idea
La Nazionale italiana torna sotto esame. Dopo una serie di risultati positivi, seppur arrancando a tratti, il crollo contro la Norvegia ha rimesso tutto in discussione. Il 4-1 non ha cambiato il percorso di qualificazione – i playoff sarebbero stati comunque inevitabili se non vincendo 9-0 contro gli scandinavi – ma ha mostrato con crudezza una squadra senza idee, senza polso, incapace di reagire alla minima difficoltà. Il problema non è il singolo inciampo, ma ciò che ha rivelato: un’Italia che nella costruzione del gioco fatica, che nella fase difensiva si smarrisce troppo facilmente e che nella gestione emozionale non sembra ancora pronta al salto definitivo.

Italia, una primavera da dentro o fuori: Allegri più di un’idea – Calcioblog.it (screen Youtube)
Si salva poco. Il lavoro di Gennaro Gattuso, di per sé, non è da condannare: l’ex centrocampista, da quando si è seduto in panchina, ha perso una sola partita e il materiale umano è quel che è. Ma la Nazionale che si è vista a contro Haaland appare lontana dalla solidità che serve per affrontare un playoff da dentro o fuori. Marzo sarà un mese decisivo, probabilmente il più importante dell’intero ciclo. Proprio in questo scenario l’ambiente intorno agli azzurri già si interroga su chi potrebbe essere il sostituto di Gattuso, qualora ai play-off contro l’Irlanda Del Nord le cose dovessero andar male. Non sono pochi i tifosi a criticare il lavoro di Gattuso sui social e l’unico nome che viene in mente è proprio quello di Max Allegri. Fu proprio lui, nel 2017, a rilasciare parole d’amore nei confronti della compagine di Coverciano: “Smetterò tra cinque anni, ma se la Nazionale chiama…”. Di qui a marzo – quando si disputeranno i playoff – di tempo ne deve passare ancora molto, ma visti i precedenti la cautela non è mai troppa.

Allarme Milan, Allegri saluta i rossoneri: c'è la data - Calcioblog.it (screen Youtube)











