Non ha saputo trattenere le lacrime dopo la sofferta qualificazione ai quarti di finale. Il Brasile passa solo grazie ai rigori ed elimina un Cile che al 120′ ha fatto tremare un intero paese con la traversa di Pinilla. Ai rigori Julio Cesar si è esaltato parandone due (molto centrali) e ipnotizzando quel tanto che basta Jara che all’ultimo penalty colpisce il palo. L’ex interista è un tipo che si commuove facilmente, sia nei momenti negatici che in quelli positivi.

Quattro anni fa i verdeoro furono eliminati dall’Olanda che sfruttò anche una sua uscita maldestra segnando un gol e dopo il match Julio Cesar non seppe fare a meno di piangere dalla tristezza. Al termine di Brasile-Cile il portiere sudamericano, intervistato dalla televisione brasiliana, ha mostrato i suoi occhi lucidi che hanno bucato i teleschermi di tutto il mondo:

“Tino (Marcos, reporter della Globo ndr) quattro anni fa ho fatto un’intervista con te e piansi per ciò che era successo e perché sapevo di avere le mie colpe (errore e vittoria dell’Olanda ndr). Piango anche adesso, ma queste sono lacrime di gioia ed emozione. Solo Dio e la mia famiglia sanno ciò che abbiamo passato. Adesso il mio grande sogno è darti un’altra intervista, tra due settimane, con il Brasile tutto quanto in festa. Sapevamo che il Cile ci avrebbe reso la vita difficile e infatti dopo aver segnato con Sanchez si è ritrovato e ci ha messo in grossa difficoltà. Ma ora voglio ringraziare tutti, per primi i miei compagni e il pubblico di questo stadio. Sono troppo emozionato, piango perché rappresentare il nostro paese è sempre una pressione molto forte. Spero di aver cancellato quella sconfitta con l’Olanda in Sudafrica che mi ha fatto così male per tanto tempo”.

Il capitano Thiago Silva svela un episodio. Prima dell’inizio dei rigori Julio Cesar gli avrebbe svelato che ne avrebbe parati tre. Ci è andato vicino perché il terzo rigore fallito dal Cile si è stampato sul palo interno:

“Prima che cominciassero i penalty Julio Cesar mi aveva detto di stare tranquillo, perché lui ne avrebbe parati tre. Ed è incredibile che sia successo. Ora dobbiamo analizzare cosa non è andato, per cercare di migliorare nelle prossime partite. L’arbitraggio? per ora non me la sento di giudicare, e faccio comunque i complimenti al Cile”.

Chi invece attacca senza misure l’arbitraggio è Hulk a cui è stato annullato il gol del 2-1 per un fallo di mano. Neanche i replay hanno chiarito l’episodio, ma il pallone sembra che colpisca anche il braccio e non solo il petto:

“Oggi abbiamo vinto nonostante il direttore di gara che mi ha annullato un gol assolutamente regolare. Avevo controllato il pallone con il petto, ed era un’azione regolarissima. Quando ho visto che annullava la mia rete ho pensato che avesse potuto fischiare un fuorigioco: non mi è venuto in mente che potesse aver visto un mio tocco di braccio, visto che con quella parte del corpo io la palla non l’ho proprio toccata. E c’e’ un’altra cosa: su di me c’era un rigore netto, ma l’arbitro non l’ha fischiato. E’ l’azione a inizio partita (al 13′ ndr), quando dopo aver ricevuto uno splendido assist da Neymar sono stato messo a terra. Se non era penalty quello…”.

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