Italia – Inghilterra si giocherà su un campo apparentemente perfetto. È questa la trovata degli organizzatori dei Mondiali di Brasile 2014 per nascondere le pecche del manto erboso dell’Arena Amazonia. Nei giorni scorsi era scattato letteralmente l’allarme in merito alle condizioni del campo di Manaus, che grazie ad alcune foto finite sul Web è stato chiaro non essere all’altezza di ospitare una gara della Coppa del Mondo. Lo stadio Arena Amazonia, che può ospitare 42.000 tifosi, è stato costruito da zero proprio per i Mondiali, ma si trova in una zona raggiungibile solo vie aria o mare. Lo si definisce già come uno stadio “nato morto” visto che dopo la rassegna iridata non sarà praticamente più utilizzato.

Il fatto di trovarsi in una zona quasi isolata, ha contribuito al ritardo nel completamento dei lavori, ma soprattutto nella resa del manto erboso. Lo conferma Carlos Betella, responsabile del campo:

“Non ci sono strade. Tutti i macchinari e i fertilizzanti sono dovuti arrivare via nave. Non avevamo fertilizzanti né semi. Ora è arrivato il fertilizzante – ha rivelato – e cercheremo di accelerare il tutto con biostimolanti”.

A parte il caldo torrido, secondo alcune indiscrezioni riportate dalle TV brasiliane, ad influire sulle pessime condizioni del campo di Manaus sarebbe stato anche un eccessivo uso di fertilizzanti, che avrebbe scatenato l’effetto opposto a quello voluto. A poche ore da Italia – Inghilterra, dunque, il campo dell’Arena Amazonia si presenta spelacchiato e con intere zolle ingiallite. Un problema serio e che mette a serio repentaglio lo spettacolo dell’esordio degli azzurri.

L’organizzazione dei Mondiali, però, sembra più interessata all’aspetto estetico e nelle ultime ore gli addetti alla manutenzione del prato stanno dipingendo con vernice verde le zolle di erba gialla. Lo testimonia l’inviata sul posto della BBC, Natalie Pirks:

“C’è un motivo per cui oggi il campo di Manaus sembra in condizioni migliori: lo stanno dipingendo di verde”.

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