Samuele Ricci

«In avvio sembra il più determinato, poi cala sensibilmente»: è questo il giudizio che si legge su La Gazzetta dello Sport a proposito della prestazione di Samuele Ricci in Torino-Spezia.

Non è la prima volta che una sconfitta dei granata si accompagna a una prestazione al di sotto degli abituali standard di rendimento da parte del centrocampista.

Era già successo a Bologna, prima della pausa e la cosa aveva colpito perché la partita precedente – la bella vittoria in casa sul Milan – lo aveva visto eccellere davanti alla difesa. Cali comprensibili per un ragazzo di 21 anni, che si è già meritato i complimenti per una crescita complessiva registrata nel suo primo campionato in granata a tempo pieno (l’anno scorso arrivò a gennaio).
Torino-Spezia è stato così al di sotto delle sue medie abituali? L’utilità del giocatore non si discute: Ricci è ovunque, come dimostrano le percentuali dei tocchi di palla, con una sola eccezione: neanche un tocco nell’area di rigore avversaria. Eppure, pur non avendo mai segnato, fu entrando in area che regalò un meraviglioso assist a Sanabria a Monza: era la prima giornata del torneo, poi non si sono più viste incursioni efficaci.

Quanto a ieri, ecco il confronto tra le medie stagionali nelle 12 gare giocate da Ricci e i 97 minuti che lo hanno visto in campo ieri pomeriggio.

VERTICALIZZAZIONI RIUSCITE 82-77%
LANCI LUNGHI RIUSCITI 56%-50%
CONTRASTI VINTI 42-50%
DUELLI DIFENSIVI VINTI 33-60%

Ne emerge un miglioramento nell’opera d’interdizione e un’insufficienza in fase di costruzione. Un limite per una squadra che ha trascorso più di un’ora in svantaggio, senza riuscire a recuperare il rigore trasformato da Nzola, ma anche la constatazione che Ricci è quanto mai utile nel recupero palla anche in situazioni di difficoltà

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ultimo aggiornamento: 16-01-2023


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