Dopo giorni di attesa la Figc scioglie il nodo relativo al ripescaggio in Lega Pro della squadra che deve colmare il vuoto lasciato nel Girone A dal Vicenza, a sua volta chiamato a disputare il campionato di Serie B. A spuntarla sono i toscani dell’Arezzo che hanno superato la concorrenza della Correggese, dell’Akragas, del Taranto e del Poggibonsi. Le ultime due erano indietro nella graduatoria rispetto agli amaranto, mentre emiliani e siciliani hanno dovuto abbandonare il sogno del calcio professionistico a causa della non raggiungimento dei criteri di ammissione, in particolare a condannarli sono state le carenze dei loro impianti sportivi. Questa decisione si ripercuoterà anche nel campionato Dilettanti, al posto dell’Arezzo con buon probabilità sarà richiamato il Rieti.

Queste le parole che si leggono nel comunicato della federazione:

La FIGC ha deciso di integrare l’organico del Campionato di Divisione Unica della Lega Pro ammettendo al campionato stesso la società Arezzo

È un giorno di festa nella cittadina toscana, il ritorno in Lega Pro arriva dopo quattro anni di purgatorio nel calcio dilettantistico. L’Arezzo nella sua storia vanta numerose partecipazione al campionato cadetto, nel 2009/2010 perde i play off promozione di Prima Divisione poi la società viene messa in liquidazione ed è costretta a ripartire dai piani meno nobili del calcio italiano. Gli amaranto sono la nona squadra toscana della Lega Pro ma non giocheranno nel Girone B come tutte le altre, dovendo sostituire il Vicenza saranno infatti collocati nel Girone A popolato per lo più da club del nord Italia. L’esordio in campionato ci sarà in occasione del turno infrasettimanale del 10 settembre, di fronte la Torres, dovranno poi essere recuperate le prime due gare cancellate contro Giana Erminio e AlbinoLeffe.

Con il presidente Ferretti lontano dalla città, è a Roma per motivi di lavoro, tocca al mister Eziolino Capuano commentare la notizia che ha scatenato l’entusiasmo di centomila aretini:

Sono ovviamente molto contento. È giusto che l’Arezzo sia ritornato fra i professionisti ad occupare il posto più adeguato alla sua tradizione e alla sua storia. Tutti abbiamo contribuito per il raggiungimento di questo traguardo. Ciascuno per la sua parte e in particolare il presidente Ferretti. Ci attende ora un duro lavoro per non vanificare quanto è stato fatto finora. E il tempo è tiranno.

Già, il tempo è davvero tiranno perché ora la società si dovrà dar da fare per mettere tra le mani del tecnico campano una rosa capace di ben figurare nella categoria superiore. Il resto lo farà l’entusiasmo di un gruppo che, partito per giocare nei Dilettanti, si trova ora a confrontarsi con il calcio professionistico.

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ultimo aggiornamento: 05-09-2014


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