Con una lettera inviata ai pm Daniele De Santis, l’ex ultras romanista indagato per omicidio, ha ammesso di aver fatto fuoco il 3 maggio scorso prima della finale di Coppa Italia tra il Napoli e la Fiorentina. I proiettili colpirono Ciro Esposito, il tifoso napoletano che morì dopo 50 giorni di agonia. De Santis ha chiesto ai pm di posticipare l’interrogatorio previsto giovedì 9 ottobre. “Non sono un mostro ma non sono pronto per affrontare l’interrogatorio“, scrive il principale accusato dell’omicidio del tifoso napoletano.

Nella lettera il 48enne ha addotto motivi di salute e la volontà di “riflettere ulteriormente su quanto avvenuto”: ‘Voglio prima risolvere i miei problemi di salute” ha scritto l’indagato che ha chiesto ancora tempo per fare chiarezza ”su quanto avvenuto”. De Santis, a questo punto, potrebbe essere interrogato in ospedale dai pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio. In occasione dell’interrogatorio di garanzia, De Santis si era avvalso della facoltà di non rispondere perché ancora in stato di choc dopo le ferite subite negli scontri. La lettera inviata ai pm sarebbe lunga almeno due pagine e i suoi difensori, gli avvocati Tommaso Politi e Michele D’Urso, hanno chiesto di secretare l’atto.

De Santis dice di essere “preoccupato per il fatto che su internet è rintracciabile l’indirizzo dei miei genitori”. Politi sostiene che la lettera è “una spiegazione abbastanza articolata di quello che in questo momento sta vivendo. Il mio assistito, che è stato di recente colpito da ischemia, ha chiesto la massima riservatezza della lettera. L’originale verrà presto messo a disposizione degli inquirenti“. Per gli inquirenti la ricostruzione dei fatti di De Santis è “sommaria e non particolarmente dettagliata”.

Le due pagine scritte in stampatello e spedite via fax “non mutano il quadro indiziario a suo carico, non tolgono e non aggiungono nulla rispetto a quanto sinora acquisito”. “Daniele De Santis, di fronte all’evidenza, ammette che è stato lui l’unico a sparare a Ciro Esposito e conferma le parole che Ciro stesso mi riferì in ospedale“, afferma l’avvocato Angelo Pisani, che assiste i familiari del tifoso napoletano ferito a morte a Tor di Quinto.

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ultimo aggiornamento: 08-10-2014


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