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Bundesliga

Crisi nera ma allenatori al proprio posto: la storia di 4 squadre in difficoltà

Al 20 ottobre è prematuro parlare di stagione fallimentare, certo è che dopo un quarto (circa) di stagione se la ruota non gira le cose da fare sono due: riporre massima fiducia nell’allenatore e nel progetto in generale, oppure correre ai ripari prima che sia troppo tardi cambiando la guida tecnica. Ebbene, in questo momento ci sono diverse squadre in difficoltà nei massimi campionati continentali, ma per quattro di loro il fiasco di questi primi due mesi di calcio giocato è più eclatante per il blasone, le aspettative e per il fatto, singolare ma non poi così tanto, che non ci sono stati terremoti in panchina. In crisi dunque ma non disperati, analizziamo il momento decisamente no di Parma, Newcastle, Borussia Dortmund e Athletic Bilbao che insieme mettono in fila 22 punti, quanti ne hanno Chelsea e Barcellona singolarmente.

Parma – 20esimo – 3 punti

Donadoni non si tocca, parola di Leonardi (prima ancora che di Ghirardi), eppure qualche cosa sembra si sia inceppato negli ingranaggi di casa Parma: la bufera estiva successiva al mancato approdo in Europa si è fatta sentire, con annessa bega Biabiany e un po’ di sfortuna. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, i ducali sono ultimi e i tifosi a Bergamo hanno chiamato a rapporto i giocatori per un faccia a faccia chiarificatore; come detto però Roberto Donadoni, che pure non sembra abbia il carattere per tirar fuori la squadra dalle sabbie mobili (risultando invece bravissimo a veleggiare col vento in poppa), non si fascia la testa: “È chiaro che non ci sia soddisfazione per l’inizio di campionato: i tifosi sono delusi e arrabbiati, ma lo siamo anche noi. Dobbiamo metterci ancora più impegno, volontà e soprattutto lavoro: solo così si viene fuori da momenti come questo. Le chiacchiere valgono zero“.

Borussia Dortmund – 14esimo – 7 punti

Il peggior inizio di stagione da 27 anni a questa parte, basta solo questo dato per certificare le difficoltà dei gialloneri in questi primi frangenti di campionato: “Questa è una vera crisi, non si può dire altrimenti: la peggiore situazione negli ultimi anni” ha ammesso il ds del club Michael Zorc al termine della terza sconfitta consecutiva in Bundes contro il Colonia. Un 2-1 con gol di Ciro Immobile, inutile per evitare il ko e una striscia imbarazzante con un sol punto guadagnato nelle ultime cinque uscite: “Abbiamo problemi sia in attacco che in difesa, e anche i migliori giocatori commettono peccati capitali. Dobbiamo risolvere questo problema da soli e nessuno può aiutarci, dobbiamo uscirne e sappiamo che dipende solo da noi” ha detto mister Klopp dopo la partita di sabato. E ora sotto con la Champions dove il club della Westfalia ha invece raccolto 6 punti in 180 minuti.

Newcastle – 18esimo – 7 punti

Si chiama Gabriel Obertan, francese di 25 anni, il calciatore che potrebbe salvare la panchina di Pardew e dare la svolta al campionato dei Magpies: sabato un suo gol al Leicester ha sancito la prima vittoria in Premier dei bianconeri che lasciano l’ultimo posto ma non abbandonano le sensazioni negative che aleggiano sul St.James’ Park. Pare che si sia rotto qualcosa tra la squadra, i tifosi e Alan Pardew, il tecnico che due anni fa firmò un rinnovo fino al 2020 per dare continuità a lunga gittata al progetto; la realtà dei fatti però è che il 2014 sta essendo l’annus horribilis del Newcastle con 16 ko, 5 pari e appena 6 successi, troppo troppo poco per far dormire sonni tranquilli al manager dei novocastrensi, tanto è vero che prima della partita di sabato si faceva già il nome di David Moyes come sostituto del nativo di Wimbledon. C’è solo un problema: in caso di esonero il club dovrà sganciare una lautissima buonuscita, forse per questo Obertan ha reso felici davvero tutti.

Athletic Bilbao – 17esimo – 5 punti

Aritz Aduriz è probabilmente il giocatore più rappresentativo della compagine basca, perciò quando parla i tifosi lo ascoltano in religioso silenzio: “Abbiamo tempo per riprenderci, siamo consapevoli che la situazione non è felice ma è complicato giocare ogni tre giorni. Abbiamo vissuto un periodo di euforia dopo la vittoria contro il Napoli, ma abbiamo poi riscontrato difficoltà col doppio impegno. Adesso stiamo recuperando, siamo sulla strada giusta per fare bene” diceva l’esperto centravanti 33enne prima dell’impegno col Celta Vigo. Ma anche contro Nolito e compagni, per i biancorossi è arrivato solo il pari, il secondo nelle ultime sei partite (l’altro nel derby con l’Eibar, poi 4 ko), a cui si aggiunge il punticino conquistato in Champions (contro lo Shakthar, quindi sconfitta col Bate Borisov): qualcuno in quel di Bilbao si sta chiedendo se Ernesto Valverde sia un tecnico davvero capace, ma dalle parti del San Mamés gli vogliono troppo bene per pensare male di lui.



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